domenica 8 luglio 2012

le mie recensioni

L'ARTE DELLA GIOIA
Goliarda Sapienza

trama : Nel romanzo, tutto ruota intorno alla figura di Modesta: una donna vitale e scomoda, potentemente immorale secondo la morale comune. Una donna siciliana, una «carusa tosta» in cui si fondono carnalità e intelletto, che attraversa bufere storiche e tempeste sentimentali protetta da un infallibile talismano interiore: «l’arte della gioia». Modesta nasce il primo gennaio del 1900 in una casa povera, in una terra ancora piú povera. Ma fin dall’inizio è consapevole, con il corpo e con la mente, di essere destinata a una vita che va ben oltre i confini del suo villaggio e della sua condizione. Ancora ragazzina è mandata in un convento e da lí, alla morte della madre superiora che la proteggeva, in un palazzo di nobili. Qui, il suo enorme talento e la sua intelligenza machiavellica le permettono di controllare i cordoni della borsa di casa, e di convertirsi in aristocratica attraverso un matrimonio di convenienza. Tutto ciò senza mai smettere di sedurre uomini e donne di ogni tipo.

commento personale:  indubbiamente le storie in cui le persone, e soprattutto le donne che provengono da situazioni di miseria e povertà, riescono a riscattarsi grazie alla loro intelligenza, ma anche con un pizzico di avvenenza, commuovono sempre. Ma in questo caso la protagonista, Modesta, non è la classica Cenerentola delle favole e il suo riscatto nella vita, personalmente, si è basato su troppe morti inutili. Comunque, al di là della simpatia o antipatia che si può provare per la protagonista, è assolutamente un libro da leggere, un libro che pone diversi interrogativi personali, che fa riflettere e pensare e ci mette tutti al posto di Modesta: cosa avremmo fatto noi al suo posto?



1 commenti:

Mariella ha detto...

mi hai incuriosito, lo leggerò

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